giovedì 6 marzo 2008

Silenzi e bugie: lo show di Nardini & C.

Commentiamo con ritardo l’incontro avvenuto la scorsa settimana al Teatro Aurora a proposito del Parco dei Castelli Romani. C’è voluto tempo per smaltire lo choc dovuto alla quantità di bugie, inesattezze, colpevoli silenzi, allusioni, insulti, contraffazioni, che hanno avuto luogo con l’intervento di Nardini e di altri esponenti della realtà che rappresenta. E non è stato neanche divertente, anzi, piuttosto è risultato un vero e proprio oltraggio alla intelligenza dei presenti.
Cominciamo con alcune perle: “In tutti i Paesi civili esiste l’abusivismo edilizio”. A quali Paesi si riferisce: a quelli del quarto mondo o ai Paesi dell’Unione Europea? D’altra parte l’elogio dell’abusivismo è il réfrain costante del geometra Nardini, che evidentemente ha impostato così la sua attività professionale. Un’altra perla: bisogna difendere “Il legittimo desiderio di costruire”: cosa già impossibile nel territorio del Monte Artemisio grazie ai piani paesistici e alle norme vigenti.
Ma la bugia più eclatante è proprio quella che riguarda i confini del Parco: la perimetrazione Ravaldini, che comprende la zona boschiva del monte Artemisio, è legge e nessuno ha il diritto di impugnarla, date le sentenze del TAR del Lazio in materia. Peraltro è in corso d’opera la tabellazione dei confini.
Un’altra serie impressionante di bugie è stata detta riguardo alle attività agricole: si è sottaciuto che grazie al Piano di Sviluppo Rurale molte città che si trovano all’interno del Parco hanno avuto finanziamenti per 1.500.000 euro; il Comune di Velletri non ha presentato alcun progetto e così non ha ottenuto alcun finanziamento.
Si è parlato infine di espropri di terreni: ipotesi aberrante e inesistente
Quello che è emerso è insomma il quadro di un attacco indiscriminato al Parco, fondato sulla disinformazione.
Noi al contrario facciamo informazione: nelle scuole, tra la gente, mettendo in guardia le popolazioni dai pericoli che il non rispetto dell’ambiente comporta: dalla gestione dei rifiuti, al risparmio energetico, alle fonti di energia alternative.
Vorremmo chiudere raccontando lo stupore di alcuni turisti che hanno partecipato domenica scorsa ad una passeggiata per le Fonti del Monte Artemisio di fronte alle bellezze naturali del nostro territorio; la gita era stata organizzata dal Parco in collaborazione con il Circolo La Spinosa: eventi di questo genere stanno a significare che è possibile un turismo sostenibile, che il Parco porta ricchezza e fa conoscere Velletri come custode di un patrimonio naturalistico di primaria importanza.

Nessun commento: