mercoledì 30 luglio 2008

Perimetrazione: "... di cui alla legge istitutiva del Parco"


Sappiamo che non si può iniziare un discorso con un “di cui”, ma perdonateci, l’emozione e lo stupore sono tali che qualche svarione grammaticale ci sarà perdonato.
L’ordine del giorno sottoscritto dall’intero Consiglio Comunale – eccezion fatta per il consigliere Andreozzi che sarà invitato insieme a noi ad una cerimonia di cospargimento delle ceneri sul capo davanti al Comune – intende affidare al Sindaco di Velletri il compito di verificare l’opportunità che il perimetro del Parco dei Castelli torni ad essere quello di cui alla legge istitutiva del Parco stesso. Ciò significa che si prevede un enorme ampliamento del perimetro anche a confronto della perimetrazione cosiddetta Ravaldini con lo spostamento dei confini al limite dei Comuni di Aprilia e Cisterna e l’inserimento dell’intero Centro storico. In sintesi 44.000 ettari al posto dei 15.000!
Pensavamo di essere ambientalisti! Pensavamo di essere tra i pochi portatori delle ragioni dell’ecologia e della difesa del territorio! Evidentemente ci sbagliavamo. Il Consiglio e la Giunta di Velletri con questo atto hanno richiesto molto più di quanto ci si potesse aspettare: chissà perché in Consiglio Nardini e Co. parlavano di cresta, avendo chiesto maggioranza e opposizione, con due ordini del giorno diversi, il ripristino della perimetrazione originaria. Saranno questi ordini del giorno forse frutto di superficialità, di approssimazione, di fretta?
Un vecchio proverbio dice che la gatta frettolosa fa i figli ciechi: in questo caso sono nati dei meravigliosi gattini, vispi e in piena salute; noi vogliamo immaginarceli mentre iniziano una danza con tutti gli animali del bosco in onore della Giunta e del Consiglio comunale di Velletri: vorremmo unirci a questa danza da apprendisti ambientalisti quali siamo!
(In allegato perimetrazione della legge 2/84 (istitutiva) Sud (Velletri): la perimetrazione coincide con i confini comunali dei 15 comuni)

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