martedì 21 ottobre 2008

ABUSIVISMO, P.R.G. E NUOVE EDIFICAZIONI


Con due delibere successive di G.C. (n.406 del 28.07.1998 e 145 del 31.08.1999), fu incaricato un gruppo di lavoro formato da sei Architetti coordinati dal Dirigente del Settore di integrare il lavoro già svolto dall’arch Valenti negli anni ’80 (ultimo aggiornamento anno 1989) di rilievo e successiva perimetrazione dei Nuclei consolidati sorti spontaneamente. Nella fase di rilievo, alla luce delle aerofotogrammetrie aggiornate all’anno 1998 fornite dal Comune, fu possibile inserire gli immobili sanati successivamente alla prima sanatoria del 1985 (L.47/’85) in forza della L.724/’94. Furono individuati dal gruppo di lavoro 251 nuclei, per un totale di: mq. 24.312.051 di superficie complessiva dei nuclei mq. 1.626.621 di superficie coperta dagli edificimc. 7.319.795 di volume teorico (calcolato moltiplicando la superficie per un altezza media di mq. 4.5 circa un piano e mezzo). Con 73.198 abitanti equivalenti calcolati con uno standard di 100 mc/abitante (normalmente si applica 80 mc/abitante). La Variante Generale al P.R.G. recepì poi soltanto 123 dei 251 nuclei rilevati, inserendoli come zone L di recupero.I 123 nuclei inseriti sommano: mq. 19.427.548 di superficie complessiva dei nucleimq. 1.299.644 di superficie coperta dagli edifici mc. 5.848.398 di volume teorico con 58.484 abitanti equivalenti. E’ del tutto chiaro che, anche se non recepito dalla variante, l’abusivismo rilevato relativamente all’anno 1998 esiste e insiste sul territorio nella maniera devastante che conosciamo, anche perché, poi, il Comune non ha mai provveduto a redigere i piani di recupero che avrebbero dovuto dotare le aree almeno dei minimi standards urbanistici. Successivamente nell’anno 2003, al fine di “non mettere le mani nelle tasche dei cittadini” si fece ricorso ad una nuova sanatoria edilizia, fortemente contestata dalle Regioni che nel frattempo, in base alla riforma del Titolo V della Costituzione erano titolari della legislazione di dettaglio in materia urbanistica ed edilizia. Tale condono permise di valutare che il fenomeno dell’abusivismo a Velletri era tutt’altro che esaurito, anche per il disinteresse e l’assenza completa di interventi mirati da parte dell’amministrazione. I dati sono sconcertanti, per una città di poco più di 50.000 abitanti regolarmente iscritti all’anagrafe. Considerando i 73.198 abitanti potenziali nelle sole aree perimetrate e riferiti all’anno 1998, si comprende che Velletri ha una capacità abitativa che è più del doppio degli abitanti residenti, e questo senza essere una città a forte vocazione turistica o una città degli studi che prevede, non il pendolarismo, ma la residenza degli studenti.Anche il fenomeno delle seconde case, in funzione dell’inasprimento della tassazione comunale si è molto ridotto rispetto agli anni passati. Le problematiche urbanistiche, come ad esempio la mobilità o i parcheggi, sono sotto gli occhi di tutti.
(Per avere un'idea della distruzione del territorio linka su:
http://roma.dal-satellite.it/Velletri.html )

Nessun commento: