mercoledì 15 ottobre 2008

Festa per l'Ambiente: un, due e tre !


Anche la terza settimana della serie di iniziative curate dal Circolo “La Spinosa” è terminata. Ed anche questa volta sono state tante le tematiche e le emergenze del territorio e non, affrontate con tanti cittadini che per la prima volta si sono avvicinati alla nostra associazione.
Si è partiti giovedì 9 ottobre con un film – documentario sulla Val di Noto. Un luogo riconosciuto dall’Unesco “Patrimonio dell’Umanità” ma che, in barba a tale riconoscimento, sarà trivellato nelle sue belle campagne a cercare dubbie presenze di giacimenti petroliferi. Ci si scontra ancora una volta con una scienza che da anni dà l’alternativa alla energia che si basa su combustibili fossili quali petrolio, carbone, gas ed una industria che è invece ancora ferma sullo sfruttamento delle risorse convenzionali. In una terra come la Sicilia dove è forse il Sole una delle prime ricchezze, verrebbe naturale parlare di fotovoltaico anziché perforare il suolo alla ricerca dell’oro nero.
Venerdì è stata la volta dell’uscita sul Monte Artemisio del III Circolo Didattico. Come al solito grande entusiasmo tra gli alunni della scuola di Colle Perino che, tra informazioni sul territorio e giochi, hanno potuto apprezzare appieno le bellezze della nostra montagna. Anche le maestre, soddisfatte per la buona riuscita dell’escursione e per la capacità degli “spinosi” Alessandra ed Eugenio, hanno chiesto il bis archeologico nei siti di città.
Alla libreria Mondadori il dibattito sui Rifiuti è stato particolarmente seguito. Presentato da Eugenio Marchetti, al tavolo dei relatori si sono alternati Fabio Papa del WWF Castelli Romani, Elis Monaco che in rappresentanza del Comune di Velletri ha sostituito Sandro Moretti Assessore alla Nettezza Urbana ed una folta rappresentanza del Coordinamento NO all’inceneritore di Albano. Il rappresentante del WWF avendo vissuto in prima persona il progetto della differenziata porta a porta, ha evidenziato come questo sia l’unico metodo efficace e applicabile sia nelle grandi che nei piccoli centri urbani. Nell’arco di pochi mesi nei tre quartieri romani dove si è adottato questo metodo, si sono raggiunte percentuali di raccolta differenziata di oltre il 60%. Elis Monaco ha relazionato su una serie di iniziative in cantiere da parte del Comune di Velletri e della evidente inadempienza da parte della Volsca Ambiente. Quest’ultima, nonostante avesse garantito la propria presenza, non ha inviato nessuno a rappresentarla alla conferenza, lasciando così un vuoto nel dibattito che è seguito agli interventi. I ragazzi del Coordinamento hanno affrontato il tema degli inceneritori sotto tutti gli aspetti. Ci piace sottolineare che quelli che con un termine edulcorato vengono chiamati “Termovalorizzatori”, bruciando per lo più carta e plastica vanno in netto contrasto con la politica della raccolta differenziata. Per quanto riguarda due dei cavalli di battaglia che i pro inceneritori sbandierano, sono stati puntualmente smentiti: la massa delle materie bruciate non si può distruggere ma solo trasformare in gas e particelle che, non potendo essere totalmente trattenute dai filtri, vengono sparse nel terreno per decine di km e la chimera di trasformazione in energia si riduce ad un effettivo 16%: una inezia in confronto a ciò che assorbe !
Puntuali sono arrivate le osservazioni de La Spinosa al rappresentante del Comune. A parte le penali imposte alla società di smaltimento, l’emergenza raccolta rifiuti è rimasta la medesima della scorsa amministrazione in più, nessuna applicazione pratica del lavoro effettuato da Agenda 21 è stato effettuato, un documento che è addirittura on-line sul sito dell’Amministrazione ma, per assurdo rimane chiuso in un cassetto.
La settimana è terminata con la visita archeologica ai siti fuori città a cura di Giorgio Manganello. Si è iniziato il percorso dandosi appuntamento in Piazza Cesare Ottaviano Augusto, la piazza che sta per essere stravolta da un assurdo progetto edilizio di “riqualificazione” dell’ex Carcere. Ma le emergenze di Velletri non finiscono qui infatti, dopo aver visitato il sito de La Faiola, è stata la volta di Sole Luna dove, l’imperizia della ditta edile che ha effettuato i lavori di ampliamento della scuola elementare, ha totalmente disatteso le prescrizioni della sovrintendenza causando danni e compromettendo ciò che è tornato alla luce dell’Appia Antica. La visita, anche questa volta fovorita da una bella giornata di sole, si è conclusa presso i resti della cisterna romana de La Civitana.

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