domenica 7 dicembre 2008

Differenziata: a quando il porta a porta?


“SIAMO STANCHI DI VEDERE I CASSONETTI SEMPRE STRACOLMI e mai svuotati; siamo stanchi di vedere i rifiuti in strada durante il Natale e le altre feste; siamo stanchi di pagare cifre esorbitanti per la Tassa sui rifiuti solidi urbani senza ottenere un servizio adeguato. …. Infine daremo vita a progetti per la raccolta differenziata porta a porta.”
Ciò che avete appena letto, non è farina del nostro sacco, abbiamo fatto un compito di copiato da “il programma - per voltare pagina - vota FAUSTO SERVADIO SINDACO” e voltando le pagine appunto a pag. 6, abbiamo trovato ciò che vi riproponiamo qui sopra. La situazione è sotto gli occhi di tutti e solo ora, dopo mesi di totale inattività, si riscontra un miglioramento anche se ancora oggi alcune aree adibite alla raccolta differenziata sono totalmente inservibili. (Foto scattata il 7 dicembre 2008 in Viale Bruno Buozzi)
Così, mentre gran parte dei paesi a noi vicini hanno da tempo avviato la raccolta differenziata porta a porta, Velletri rimane fanalino di coda e, timidamente, si avvia ad educare (manifesto informativo) ed utilizzare le campane esistenti. Una raccolta che darà al massimo un 20-30% di incremento rispetto alla capillare raccolta domestica porta a porta, che raggiunge nel giro di pochi mesi percentuali che si aggirano intorno al 70%. Ma differenziare non basta. Bisogna parlare ed attuare il Risparmio, il Riutilizzo ed Riciclo ovvero il successivo utilizzo delle materie raccolte affinché diventino materie prime e non combustibili per inceneritori. Il grande rischio è proprio questo e la Regione Lazio sta incrementando la costruzione dei cosiddetti “termovalorizzatori” in tutta la provincia di Roma, per non parlare delle centrali turbogas (Aprilia e Pontinia). Serve dunque una decisa presa di posizione del Consiglio Comunale di Velletri contro la costruzione dell’inceneritore di Albano (località Roncigliano) che risulterebbe una fabbrica di veleno. Gli inceneritori infatti si alimentano proprio della plastica e della carta delle campane di raccolta e la massa che viene bruciata non sparisce affatto ma, sotto forma di gas e polveri sottili (elementi altamente cancerogeni), andrà a inquinare per chilometri l’area circostante. Ciò che rimane dalla combustione, trattato come rifiuto speciale, dovrà comunque essere portato in discarica. Anche l’energia elettrica prodotta andrà per la quasi totalità ad alimentare lo stesso termovalorizzatore.
(Vedi sito: http://www.noinceneritorealbano.it/ ).

Nessun commento: