lunedì 22 giugno 2009

Acqua Pubblica

Pubblichiamo volentieri una lettera aperta del Comitato Acqua Pubblica Velletri:

Al signor Sindaco del Comune di Velletri
Fausto Servadio
E p.c.
Al Presidente del Consiglio comunale di Velletri
Giuliano Cugini
Agli organi di stampa
LETTERA APERTA
Oggetto: iter discussione deliberazione d’iniziativa popolare su servizio idrico integrato presentata al consiglio comunale di Velletri il 23 aprile 2009 ai sensi dell’articolo 9 dello statuto comunale
Gentile Sindaco,
in qualità di comitato promotore della proposta di delibera popolare in oggetto, sottoscritta da 900 elettori del Comune di Velletri, Le scriviamo per esprimere la nostra preoccupazione in relazione all’iter consiliare previsto per i prossimi giorni.Il tema del progetto di delibera è sicuramente delicato e di estrema attualità. Come lei saprà la zona dei Castelli romani soffre ormai da diverso tempo una costante emergenza idrica, legata sia alla quantità sia alla qualità dell’acqua per uso umano. A Velletri – città maggiormente colpita dall’emergenza e sottoposta a turnazioni che comportano interruzioni del flusso idrico nel centro della città anche per 18/19 ore giornaliere – si è costituito all’inizio del 2008 un comitato spontaneo di cittadini che ha promosso la presentazione di una deliberazione d’iniziativa popolare per l’avvio nell’immediato futuro di un consorzio pubblico di bacino per la gestione del sistema idrico integrato. Tale iniziativa nasce anche dalla consapevolezza che la questione dell’acqua nel territorio della provincia di Roma sarà sempre più delicata e dalla convinzione che solo il reale esercizio del “controllo analogo” sul SII da parte dei Comuni potrà evitare il disastro ambientale, sanitario e sociale che potrebbe derivare dal perdurare dell’emergenza idrica. Riteniamo, infatti, che gli investimenti che sono stati previsti nel piano d’ambito dell’Ato 2 – che ha affidato la gestione ad Acea Ato 2 Spa – sono fortemente inadeguati, anche a causa della gestione industriale del SII, che è contrario – per la sua natura privatistica - al principio stabilito dal trattato di Lisbona dell’Unione europea, ovvero che l’acqua è un bene privo di rilevanza economica.La discussione del progetto di delibera – sommariamente esposto – riveste dunque un’importanza fondamentale per il futuro della città di Velletri e il fatto che sia stato proposto direttamente dai cittadini in maniera trasversale, al di fuori della dialettica partitica, rende, a nostro giudizio, particolarmente importante la serenità del Consiglio comunale e l’imparzialità della Presidenza dello stesso.Purtroppo ci troviamo di fronte al rischio di non avere le dovute garanzie in questo senso. A due mesi dal deposito della proposta (che secondo lo statuto comunale di Velletri dovrà essere esaminata dal Consiglio entro il 23 luglio) non ci è stato ancora comunicato il calendario delle audizioni in commissione da noi richieste, né la data prevista per la discussione. Ci risulta in tal senso che la proposta non sia ancora stata distribuita ai consiglieri o discussa in conferenza dei capigruppo. Nonostante questo, nei giorni scorsi abbiamo letto con preoccupazione una dichiarazione del Presidente del consiglio comunale di Velletri che avrebbe affermato che “la proposta del comitato per l’acqua pubblica verrà respinta dal consiglio comunale”. Tale dichiarazione è stata riportata dal quotidiano Nuovo oggi castelli il 16 giugno u.s. e dal settimanale Artemisio il 20 giugno u.s. . Per completezza dell’esposizione aggiungiamo che il Presidente del consiglio ha smentito parzialmente quanto riportato da Nuovo oggi castelli (per inciso non è stata invece smentita l’affermazione “quella del comitato acqua pubblica è tutta una storia inventata” e la difesa incondizionata dell’attuale gestore Acea Ato 2 Spa). Ci sembra dunque decisamente irrituale un intervento nel merito del Presidente del consiglio comunale di Velletri, fatto, poi, prima della valutazione delle commissioni e della riunione dei capigruppo, senza che i consiglieri abbiano ancora avuto la possibilità di analizzare nel dettaglio la relazione presentata e senza l’audizione del primo firmatario.Ci ha poi particolarmente preoccupato il clima dell’ultimo consiglio comunale che ha discusso la proposta d’iniziativa popolare per l’istituzione del difensore civico. L’iniziativa diretta dei cittadini – prevista dal TUEL e regolamentata dallo statuto comunale – è un momento supremo della democrazia, che fa crescere la città. E’ quindi assolutamente da biasimare il comportamento tenuto da parte di alcuni consiglieri comunali.Le chiediamo quindi un intervento diretto per riportare un clima di serenità nel dibattito, senza posizioni precostituite, garantendo un iter consiliare basato sul rispetto rigoroso delle regole, anche a garanzia dei 900 cittadini sottoscrittori della proposta d’iniziativa popolare sul sistema idrico integrato.
Cordialmente,
-- Comitato Acqua Pubblica Velletri
acquapubblicavelletri@gmail.com
comitatoacquavelletri.blogspot.com

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