sabato 29 agosto 2009

Sulle tracce de "La Battaglia di Velletri"


L'Associazione 202020 e il Circolo La Spinosa per l'ambiente di Velletri, all'interno delle iniziative di vigilanza antincendio sul Monte Artemisio promosse dal Parco dei Castelli Romani, organizzano per domenica 6 settembre, alle falde del Monte Artemisio, una passeggiata sulle tracce di un evento tragico e decisivo della seconda guerra mondiale: la Battaglia di Velletri anche nota come battaglia per Roma. Dieci giorni di continui scontri che garantirono agli alleati di sfondare, proprio sul Monte Artemisio, la linea tedesca e aprirsi la strada per la liberazione della capitale. In questo percorso saremo accompagnati da Paolo Carotenuto, autore del libro «La Battaglia di Velletri» frutto di un accuratissimo lavoro di studio e ricerca documentale che ha consentito di approfondire molti particolari di un evento in gran parte sconosciuto a Velletri. Un occasione per denudare la guerra, la sua assurdità e la sua drammaticità e scoprire anche da particolari, solo apparentemente insignificanti, che tutti i conflitti, al di là della rappresentazione mediatica che spesso ci viene proposta, sono di uomini e donne, militari e civili in carne ed ossa che, anche quando non perdono la vita, ne rimangono drammaticamente segnati. Durante l'evento sarà distribuito materiale del Parco e sarà possibile acquistare, per solo 1 Euro, la nuova carta escursionistica del Parco, un'occasione per potere passeggiare sull'Artemisio seguendo i principali sentieri e punti di interesse che popolano l'Artemisio e tutto il Parco dei Castelli Romani.L'adesione è libera e gratuita, si consiglia abbigliamento comodo da passeggiata (scarpe da trekking o da ginnastica, zainetto ed acqua) può essre utile fornirsi anche di binocolo e se possibile dare la conferma di partecipazione telefonicamente al 328.3864047 o per email laspinosa@gmail.com .L'appuntamento è per domenica 6 settembre all'edicola del cimitero di Velletri alle ore 9.00. La visita guidata terminerà alle ore 13 circa. Chi sarà fornito di pranzo al sacco, potrà fermarsi presso l'area sosta della Donzelletta allestita dal Parco de Castelli Romani.Ricordiamo inoltre che seguiranno iniziative per la domenica del 16 settembre, una occasione in più per conoscere il territorio, passare momenti al fresco e avere occasioni per stare insieme a nuove persone.
Associazione 202020
Circolo La Spinosa per l'Ambiente, Velletri.

martedì 25 agosto 2009

Assemblea pubblica della giunta Servadio


In seguito alle domanda formulata pubblicamente dall’Assessore Carlo Guglielmi durante l’assemblea pubblica della giunta Servadio del 31 luglio scorso, “ … ma questi signori durante gli 11 anni prima della giunta Servadio che cosa hanno fatto ? … ” lo scrivente Circolo premette quanto segue:
1. Il Circolo La Spinosa è stato fondato nel 2000 come circolo territoriale di volontariato di Legambiente;
2. Dal 2008 si è staccato dall’associazione nazionale per forti contrasti su tematiche ambientali ed ha continuato la propria attività a Velletri con la denominazione “La Spinosa per l’Ambiente”;
3. Durante i nove anni di attività l’associazione si è interessata delle seguenti tematiche:
- Turbogas di Velletri,
- Parco dei Castelli Romani,
- Bretella Cisterna Valmontone,
- Piano Regolatore Generale (PRG),
- Piano Parcheggi,
- Centro storico,
- Elettrosmog,
- Monitoraggio ambientale,
- Didattica ambientale (Scuole elementari, medie e superiori),
- Verde pubblico,
- Gestione del territorio,
- Promozione dell’agricoltura biologica,
- Inceneritori e Raccolta differenziata,
- Promozione di attività a favore del territorio (Via Francigena),
- Ex Carcere,
- Collaborazione con Comitati e singoli cittadini su tematiche ambientali,
- Servizio di monitoraggio antincendio,
- Festa degli Alberi,
- 100 Strade per Giocare,
- Nontiscordardimé (evento per le scuole)
- Puliamo il Mondo,
- Festambiente (2004),
- Trekking Urbano,
- Emergenze Archeologiche,
- Marcia della Pace Perugia – Assisi,
- Tavolo di concertazione (con le associazioni di categoria dei commercianti, Organizzazioni sindacali e Lega Arcobaleno sul tema della vivibilità del centro storico),
- Agenda 21,
- Festa per l’Ambiente (2008)
A questo punto La Spinosa per l’Ambiente rigira la domanda a chi l’ha posta ed alla Giunta: VOI IN QUESTI ULTIMI 10 ANNI, CHE COSA AVETE FATTO ?
Eravate con La Spinosa contro la Turbogas di Velletri ma eravate anche:
1. Contro il Parco dei Castelli Romani e la sua legittima Perimetrazione, a fianco di palazzinari e cacciatori … insieme al centro destra;
2. A favore del PRG e della cementificazione del territorio, al fianco degli speculatori edilizi che stanno distruggendo il nostro territorio … insieme al centro destra,
3. A favore della Bretella Cisterna – Valmontone e della distruzione della Contrada Malatesta e delle vicine aree agricole, al fianco delle grandi multinazionali che lucrano su asfalto e cemento e passano sopra a cittadini e territori … insieme al centro destra,
4. A favore del Piano Parcheggi nel centro città e dell’aumento dell’inquinamento da benzene e PM10, di nuovo al fianco dei costruttori che fanno l’affare ai danni della cittadinanza che subirà più traffico ed inquinamento … insieme al centro destra,
5. In totale silenzio sull’Inceneritore di Albano e la Turbogas di Aprilia.
6. In totale silenzio per più di un decennio coprendo il cosiddetto abuso edilizio di necessità che ha distrutto le contrade e le campagne di Velletri … insieme al centro destra.
Una politica ambientale che vi vede sulle medesime posizioni dell’attuale minoranza in una incredibile continuità di gestione del territorio, deleteria ed esiziale. Una identità di vedute che vi sovrappone e confonde con la precedente amministrazione comunale. Ecco dove voi eravate, ecco cosa avete fatto, non lo avevamo dimenticato !
Noi dal 2000 ci siamo sempre stati !
Anche voi ci siete sempre stati … dalla parte sbagliata !
La Spinosa per l'Ambiente
Il Presidente
Corrado Bisini

venerdì 21 agosto 2009

Velletri in immagini



Fotografie del centro urbano tra i più grandi e interessanti del Parco
21 agosto 2009 – La chiesa di Sant'Antonio Abate, Porta Napoletana e il Battistero: sono solo alcune delle bellezze della città di Velletri, uno dei 15 comuni dell'area naturale protetta dei Castelli Romani.Per testimoniare l'eredità culturale e i legami del territorio dei Colli Albani con la Storia, l'Ente ha dedicato un'apposita sezione del proprio sito istituzionale alle foto delle realtà urbane che contribuiscono e rendere il Parco qualcosa di unico e speciale su tutto il territorio regionale.L'istituzione di questo territorio protetto, infatti, ha le sue radici nel legame fra uomo e terra, fra attività economiche e paesaggio: le componenti naturalistiche del Parco dei Castelli Romani non possono essere slegate dall'influenza e dalla reciproca compenetrazione con i suoi abitanti che su questi luoghi hanno lavorato, coltivato e vissuto nei secoli. La sintesi perfetta di questo connubio è rappresentata proprio dai centri urbani, punti di aggregazione umana negli spazi naturali e variamente popolati dei Castelli Romani.Gli scatti, realizzati dal direttore del Parco, Roberto Sinibaldi, e da Corrado Bisini, dell'associazione ambientalista La Spinosa di Velletri, regalano scorci e dettagli affascinanti che meritano una visita, magari dopo aver esplorato i boschi dell'Artemisio e aver sostato in una delle aree appositamente allestite per i pic nic.


Dal sito del Parco dei Castelli Romani:


giovedì 20 agosto 2009

Natura fa rima con Cultura


Quando lo spettacolo è a impatto zero

Nella singolare cornice dell’anfiteatro del Rifugio Forestale dell’Artemisio, si è svolta l’iniziativa promossa dall’Associazione 202020, da La Spinosa per l’Ambiente e con il contributo dell’Associazione Velletri a 5 Stelle. L’eloquente titolo Natura fa rima con Cultura ci conduce immediatamente al messaggio lanciato con l’occasione: spettacolo e cultura a impatto zero. Zero amplificazione, zero illuminazione, zero energia elettrica impiegata. Natura e cultura, un binomio inscindibile che La Spinosa lanciò nel 2005 durante la prima edizione di Festa per l’Ambiente. Un binomio che domenica scorsa si è concretizzato attraverso una kermesse che ha visto esibirsi su un insolito palcoscenico, attori di diverse materie artistiche.In un’area rarefatta, l’arpa celtica di Clemance Moiron e le percussioni di Filippo Orlandi ci hanno introdotto ad una serata indimenticabile. La colonna sonora che ha incantato il numeroso pubblico presente ha accompagnato i leggeri passi di danza di Maria Antonietta Sampaolo e i forti accenti siciliani di un brano di Pirandello mirabilmente letto da Luca Di Giovanni. Mauro Grasso con il suo organetto ha improvvisato un brano insieme a Clemance e Filippo. Durante le esibizioni Elisabetta Giraldi ha dipinto un Mandala solare, sorta di pittura che ha radici storiche antichissime ed è collegata a molte religioni. L’arch. Roberto Sinibaldi, direttore del Parco è intervenuto oltre che per complimentarsi dell’iniziativa, per dare un cenno sulla situazione degli incendi che colpiscono in questi giorni il territorio e delle evidenti dolosità che caratterizzano gli eventi. Massimo Morassut ha dedicato uno spazio all’enologia sottolineando il suo forte legame al territorio e perciò alla cultura dello stesso. La serata, presentata da Simone Franceschini, è terminata al tramonto con una sincera e simpatica testimonianza di Aldo D’Annibale che assieme alla nipote Alessandra hanno letto alcune delle poesie raccolte in una recente pubblicazione. Un esempio di vita con i boschi, dimostrandone per essi un amore infinito.Alla luce di candele e torce si è poi dato vita ad una cena al sacco sui tavoli esterni del rifugio, una struttura pubblica che speriamo presto possa essere presa in gestione dal Parco dei Castelli Romani e restituita finalmente ad un suo pieno e compatibile utilizzo.
(Altre foto in basso nel sito su Immagini Spinose)

lunedì 17 agosto 2009

Ecco il terrorismo che distrugge l'Ambiente



Ecco una delle foto scattate domenica 16 a meno di una settimana dagli incendi appiccati sul Monte Artemisio. Le foto sono state fatte durante il monitoraggio antincendio organizzato dal Parco dei Castelli Romani in collaborazione con l'Associazione 202020 e il Circolo La Spinosa per l'Ambiente. Questo è ciò che rimane in un bosco attraversato dal fuoco.


Non crediamo ci sia bisogno di alcun commento.


La Spinosa


Foto di Emma Scipioni dell'Associazione 202020

mercoledì 12 agosto 2009

Il Parco a confronto


Da un incontro promosso dalla Lista Civica di Velletri con il Direttore del Parco Roberto Sinibaldi, sono arrivate le repliche ai tanti interrogativi emersi in questi mesi e sui quali i cittadini esigono e meritano risposte concrete, supportate da leggi. Gli attuali confini del Parco sono quelli definiti nel 1998 dal commissario ad acta Ravaldini, non sono quindi stati modificati dal Piano d'Assetto. L'unica modifica apportata riguarda l'area contigua che è stata ridotta rispetto al passato. Una chiarimento è doveroso proprio rispetto all'area contigua per la quale non è necessaria la richiesta di alcun nullaosta all'ente Parco e dove è possibile cacciare, non essendo previsto per legge alcun divieto (legge 394/91).Riguardo il problema edilizio, a cui la cittadinanza veliterna è particolarmente sensibile, le sanatorie 47/85 e 724/94, che riguardano le edificazioni precedenti al 1983 e al 1993, non sono competenza del Parco, che nel 1983 non era ancora stato istituito e che nel 1993 non aveva ancora i suoi confini definitivi attuali. Per quanto riguarda l’ultima sanatoria l’Ente si atterrà alle sue competenze secondo le vigenti leggi. Per quanto riguarda i nullaosta, la politica dell'ente Parco è quella di rispettare i piani regolatori delle amministrazioni comunali, questo significa che le risposte alle richieste dei cittadini sono le stesse che, per la legge, darebbe il Comune. La presenza di un Parco Regionale sul nostro territorio rappresenta una garanzia per la tutela degli interessi sanitari ed economici di tutta la cittadinanza. Forse non tutti sono a conoscenza delle condizioni in cui versano le falde acquifere del territorio dei castelli Romani. Siamo ormai arrivati alla captazione delle acque a 400 m di profondità. Significa intaccare le riserve cosiddette perenni, che hanno bisogno di ere geologiche per ricostituirsi. Questo significa, per i cittadini, bere acqua con una concentrazione di metalli pesanti al di sopra delle soglie consigliate (in quanto questi metalli sono presenti ad elevate profondità) ed essere nel breve futuro soggetti a turni per l'utilizzo dell'acqua, come già avviene a Genzano. L'acqua è una risorsa limitata, non si tratta del parere di un Parco o di un Comune, purtroppo è la realtà dei fatti.L'obiettivo del Parco, oltre alla salvaguardia del territorio dal punto di vista ambientale con un immediato ritorno sulla nostra qualità della vita, è quello di valorizzazione in termini turistici ed economici la zona dei Castelli Romani e quindi di Velletri. La stessa Comunità Europea prevede degli stanziamenti economici a cui un singolo Comune non potrebbe avere accesso ma che vengono invece erogati agli enti parco che rappresentano quindi una vera e propria risorsa economica per il territorio e i suoi abitanti. Ricordiamo che il Piano d'Assetto del Parco è obbligatorio per legge e non rappresenta una scelta a discrezione dei singoli enti. Il percorso per l'approvazione del Piano è un esempio di democrazia e partecipazione a cui le popolazioni locali sono invitate. C'è la possibilità di presentare le proprie osservazioni che verranno attentamente valutate nel rispetto dell'attuale legislazione nazionale e regionale. Dimostrazione concreta della partecipazione dei cittadini auspicata dal Parco è proprio la questione dell'area contigua, ridotta dal Piano, come richiesto dal Comune di Velletri. All’incontro tra il pubblico era presente una rappresentanza dei cittadini del Cigliolo che, dopo aver avuto delucidazioni in merito al Piano d’Assetto si sono dichiarati completamente soddisfatti fugando ogni dubbio in merito alla normativa del Parco dei Castelli Romani.

TERRORISMO AMBIENTALE

Ieri alle ore 14 circa sulle falde sud dell'Artemisio, si è ripetuto un atto che noi definiamo di terrorismo ambientale. Altro non è quando delle esche temporizzate vengono innescate nel bosco ad una quota di 700 mt dove è impossibile intervenire con un intervento antincendio da terra, in un giorno in cui il vento aiuta il diffondersi delle fiamme. Con tutta probabilità le esche hanno avuto un anticipo nell'accensione poichè se l'inizio dell'incendio fosse avvenuto di notte il danno sarebbe stato ancora più grave dato che di notte i canadair non possono intervenire. Il danno c'è comunque stato ed è enorme: in poche ore centinaia di alberi sono andati distrutti insieme al sottobosco, decine di animali sono morti tra le fiamme, il terreno ripido è divenuto instabile ed a rischio frana non essendo più trattenuto dalle radici. Da parte nostra, continueremo i turni di sorveglianza antincendio organizzati dal Parco dei Castelli Romani sperando in una fattiva collaborazione da parte di tutti i cittadini. Quella del versante sud del Monte Artemisio è infatti la zona più colpita dal fuoco e la tempestività dell'intervento è spesso fondamentale per salvare ettari di bosco: basta un po' di attenzione ed una telefonata agli organi preposti per salvare un bosco. Ci auguriamo inoltre che gli investigatori riescono finalmente ad assicurare alla giustizia i colpevoli di questi incivili episodi. Velletri, 12 agosto 2009

venerdì 7 agosto 2009

Contro il Parco dei Castelli Romani, i caccia-costruttori alla riscossa !




Rieccoli. Minacciosi e agguerriti portano avanti le vecchie e retrive teorie del “Carrozzone” e del “furto di territorio”. Ormai non ci crede più nessuno … neanche loro. Ma tant’è. E’ il gioco delle parti di chi, dietro a discorsi vecchi, difende i propri interessi personali e la sua “onorabilità” professionale.
Su qualche settimanale locale i caccia - costruttori si sparano le ultime cartucce e, tra un italiano stentato ed affermazioni alla Azzeccagarbugli, si giocano l’ultima manche. Faremo un’altra manifestazione, usciremo dal Parco …. ! Tuonano imbufaliti. Ed intanto si continuano a diffondere terroristiche notizie sul cosa accadrà dopo: vi toglieranno le case, non potrete più coltivare l’orto né raccogliere la cicoria, per non parlare delle galline ! A tali fantasie ne suggeriamo una in voga in altri parchi: gli ambientalisti paracaduteranno centinaia di vipere per incrementare il numero dei rapaci. In alternativa alle vipere si possono utilizzare i cinghiali. Entrambi verranno dotati di baschi, mimetica, armi anticarro ed attrezzatura da combattimento ad infrarossi. Sia vipere che cinghiali saranno coperti da un fuoco di sbarramento proveniente direttamente da Villa Barattolo.
Perdonateci la battuta, vorremmo essere più seri e concreti ma, quando i discorsi sono di un certo tenore, dateci la licenza di sorridere un po’ !
In conclusione, nonostante la “oceanica” manifestazione territoriale del 4 luglio, il Piano d’Assetto è ormai passato ed ha incassato nonostante le prescrizioni, il parere favorevole della comunità dei sindaci (organo consultivo dell’Ente Parco). Finalmente una nuova stagione si affaccia su Velletri e su tutto il territorio del vulcano laziale, un’occasione che non dobbiamo farci scappare e dovremmo essere capaci di utilizzare con l’aiuto del Parco stesso che attraverso progetti specifici, riesce ad attingere ai fondi europei dando così qualità e servizi al nostro territorio. Un nuovo volano dell’economia che non si basa più su cemento ed asfalto ma su bellezza e paesaggio, su natura e storia, su turismo e agricoltura di qualità. Questo sarà il nostro biglietto da visita, questo è il nostro futuro che passa attraverso la tutela di un territorio che si può ancora salvare.