mercoledì 12 agosto 2009

TERRORISMO AMBIENTALE

Ieri alle ore 14 circa sulle falde sud dell'Artemisio, si è ripetuto un atto che noi definiamo di terrorismo ambientale. Altro non è quando delle esche temporizzate vengono innescate nel bosco ad una quota di 700 mt dove è impossibile intervenire con un intervento antincendio da terra, in un giorno in cui il vento aiuta il diffondersi delle fiamme. Con tutta probabilità le esche hanno avuto un anticipo nell'accensione poichè se l'inizio dell'incendio fosse avvenuto di notte il danno sarebbe stato ancora più grave dato che di notte i canadair non possono intervenire. Il danno c'è comunque stato ed è enorme: in poche ore centinaia di alberi sono andati distrutti insieme al sottobosco, decine di animali sono morti tra le fiamme, il terreno ripido è divenuto instabile ed a rischio frana non essendo più trattenuto dalle radici. Da parte nostra, continueremo i turni di sorveglianza antincendio organizzati dal Parco dei Castelli Romani sperando in una fattiva collaborazione da parte di tutti i cittadini. Quella del versante sud del Monte Artemisio è infatti la zona più colpita dal fuoco e la tempestività dell'intervento è spesso fondamentale per salvare ettari di bosco: basta un po' di attenzione ed una telefonata agli organi preposti per salvare un bosco. Ci auguriamo inoltre che gli investigatori riescono finalmente ad assicurare alla giustizia i colpevoli di questi incivili episodi. Velletri, 12 agosto 2009

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