mercoledì 30 settembre 2009

Centro storico, viabilità e parcheggi



Il Circolo La Spinosa per l’Ambiente contrario alla costruzione del parcheggio di Piazza Donatori del Sangue

Fin dalla nostra costituzione, il Circolo La Spinosa si è occupato del Centro Storico, della viabilità e dei parcheggi. E’ chiara e conosciuta la nostra posizione che mira alla tutela della salute dei cittadini ed alla vivibilità del cuore di Velletri. Numerose sono state le occasioni in questi anni in cui tutti abbiamo potuto constatare come sia bello e salubre fare acquisti, passeggiare, ascoltare musica o semplicemente incontrarsi in un’area pedonalizzata. Sono state la Festa delle Camelie, quella dell’Uva e del Vino ed altri eventi organizzati ad hoc dalle associazioni dei commercianti a farci apprezzare un altro modo di vivere il centro storico, più a misura d’uomo e soprattutto di bambino. Non possiamo non ricordare le numerose edizioni di “Cento strade per giocare” durante le quali La Spinosa ha fatto divertire migliaia di alunni in Piazza Cairoli con i vecchi e mai tramontati giochi di strada di cui è maestro l’ineguagliabile Roberto Zaccagnini.
Non ci stupiamo purtroppo di una incoerente politica dei parcheggi che da una parte con nostra grande soddisfazione, vede fare all’attuale amministrazione scelte mirate ed auspicate mentre, dall’altra, continua a proporre un modello di P.U.P. (Piano Urbano Parcheggi) vecchio di decenni. Ci riferiamo nel primo caso ai parcheggi che andranno a costruirsi al di fuori del centro (area ex Amore, Via Artemisia Mammucari, area ex Pennacchi e tombamento della ferrovia) ed ai collegamenti meccanizzati trasversali nel secondo caso a quelli già costruiti (Viale Regina Margherita e Via Antonio Gramsci) e quello che si vorrebbe costruire in Piazza Donatori del Sangue.
Per di più, i parcheggi già ci sono, sono esterni e, purtroppo, sottoutilizzati (Cimitero, Via Cantina Sperimentale, Via San Biagio, Palazzo di Giustizia, Banca Popolare del Lazio, ecc..) per la mancanza di un trasporto pubblico efficace, economico e coordinato. Le ottime iniziative dei bus navetta in occasione delle festività natalizie sono purtroppo vane se non accompagnate dalla totale chiusura del centro storico.
Crediamo e speriamo che, in una situazione di totale mancanza di disponibilità finanziarie, l’abilità dei nostri amministratori a reperire fondi da Enti pubblici quali Provincia e Regione, sia in grado di convogliare gli stessi proprio sui trasporti pubblici.
Una zonizzazione delle tariffe dei parcheggi è altrettanto necessaria per poter dissuadere i cittadini nel parcheggiare tutti in … piazza Cairoli !
Speriamo inoltre che l’infaticabile assessore all’Ambiente faccia effettuare dalla Centralina Mobile della Provincia di Roma, il monitoraggio dell’aria (comprensivo di PM10) e quello acustico, analisi che manca a Velletri da diversi anni.
Sarà nostra cura inviare al Sindaco Servadio lo “Studio sugli strumenti di gestione della mobilità presentati dal Comune di Velletri e presentazione delle controproposte”, curato dal Dott. Simone Franceschini nel lontano luglio del 2003 ma, sicuramente, molto più attuale dei progetti presentati.

(Nella foto il paesaggio che perderemo)

Con i Francigeni, sulla strada per Roma



In cammino dal 4 all'11 ottobre 2009, dall'Abbazia di Fossanova a Roma

Da Velletri a Castel Gandolfo La Spinosa con il Gruppo dei Dodici

Qui di seguito la strada da percorrere e le iniziative in programma al passaggio dei pellegrini in cammino verso S. Pietro.

Si partirà da Cori alle ore 8.00 del 9 ottobre dalla chiesetta del "Divini Amoris" sui margini della cittadina. Poi, per sentieri campestri ed un breve tratto su strada, si arriverà a Giulianello ad incontrare alcuni abitanti. Si proseguirà assieme attraverso bellissime campagne e lungo uliveti fino al lago di Giulianello. Sulle sue sponde ci sarà una festa campestre con canti di pellegrini. In particolare si esibiranno le "Donne di Giulianello": un gruppo famoso per i canti originali paesani. Si proseguirà per Velletri su strade appena tracciate. Nella Città intorno alle 18.30, ci sarà l’accoglienza dell'Amministrazione Comunale davanti al Municipio (Piazza Cesare Ottaviano Augusto). Allieterà la serata (ore 19.00) il concerto del complesso medievale velletrano "S.Michele Arcangelo" del maestro Vladimiro Galiano proprio nella stessa chiesa di S. Michele. Il gruppo ripartirà sabato 10 ottobre alle 8.00 da Piazza Garibaldi. Attraverso stradine e poi in un bosco si raggiungeranno i Pratoni del Vivaro. Da lì, accompagnati da due Guardiaparco del Parco dei Castelli Romani, si entrerà nel bosco di Nemi. Nella cittadina l'Amministrazione Comunale darà il benvenuto e nel rispetto delle consuetudini pellegrinesche verranno assaggiati di cibi locali, come formaggi, olive, pane, frutta, vino. Si prosegue in uno splendido bosco su un sentiero con nome "Via di Roma", e passando davanti alla Fonte Capitan Tempesta, si arriverà in vista del lago di Albano. Con una passeggiata che è una delle più belle d'Italia, si giungerà a Castel Gandolfo. Alle 19.00 si esibirà la Corale di Castel Gandolfo. Dopo un breve riposo notturno, i camminatori ripartiranno alla volta di Roma.Appuntamento alle 3.00 del mattino per percorrere a piedi la Via Appia Antica alla luce di lampade a petrolio.In piazza S.Pietro domenica 11 ottobre i pellegrini verranno accolti dal Santo Padre.

martedì 29 settembre 2009

A caccia di ... buffonate !


Si erano dati appuntamento per sabato 26 settembre alle falde del Monte Artemisio per una battuta di caccia: alcune associazioni venatorie avevano annunciato l’evento con tanto di comunicato stampa, pubblicato perfino su giornali nazionali. Avevano però sbagliato posto! Infatti i luoghi dell’appuntamento rientrano all’interno della perimetrazione del Parco Regionale dei Castelli Romani, dove come è noto, l’attività venatoria è proibita sulla base di una legge del 1991 relativa alle aree protette. Forse qualcuno li ha avvertiti che stavano per compiere un reato, del quale avrebbero dovuto rispondere in sede penale.
Si è trattato di ignoranza della legge ? Di protervia ? O è stato piuttosto un tentativo di provocazione? Forse tutti questi elementi messi insieme: sta di fatto che quella mattina sul Monte Artemisio gli animali sono stati lasciati in pace, così come gli uomini, le donne e i bambini che a centinaia sono andati a passeggiare, tranquilli, per i boschi.
Vorremmo dare un consiglio ai cacciatori veliterni: continuate a cacciare buffonate, in questo campo siete maestri insuperabili !

sabato 26 settembre 2009

Francigena: Festa Itinerante dei Cammini per Roma


Le Vie Francigene del Lazio "Festa Itinerante dei Cammini per Roma"
L'appuntamento con i Pellegrini a Velletri è per venerdì 9 ottobre. Nei prossimi giorni Il Gruppo dei Dodici e La Spinosa per l'Ambiente, informeranno su orari ed iniziative che si svolgeranno durante la serata. Segue comunicato de La Compagnia dei Lepini.

Al via la cerimonia ufficiale di inaugurazione della Via Francigena del Sud, l’antico percorso dei pellegrini che nel corso dei secoli raggiungevano a piedi Roma dal sud Italia. In realtà lo stesso tratto, da Roma verso Fossanova, veniva coperto dai pellegrini che, dopo aver visitato la capitale, si recavano a Brindisi ad imbarcarsi per Gerusalemme e la Terra Santa. La Via Francigena del Sud, che sarà appunto inaugurata il 4 ottobre nella suggestiva cornice del Borgo medievale di Fossanova, unisce l’Abbazia cistercense a Roma passando attraverso numerosi paesi della provincia di Latina, tra cui: Priverno, Sezze, Bassiano, Roccagorga, Maenza, Sermoneta, Norma, Cori, alcuni della provincia di Frosinone ed altri della provincia di Roma fino ad arrivare a Velletri e Castelgandolfo. L’inaugurazione della Via Francigena del Sud prevede una serie di manifestazioni che si svolgeranno a Fossanova per l’intera giornata del 4 ottobre, e la copertura a piedi dell’intero percorso dei pellegrini dal 4 all’11 ottobre, con il calendario delle tappe che verrà reso noto nei prossimi giorni. Al cammino da Fossanova a Roma parteciperanno centinaia di persone provenienti da tutta Italia e dal resto d’Europa.Il 4 ottobre il Borgo di Fossanova sarà anche l’epicentro per l’evento di presentazione delle “Vie Francigene nel Lazio”, il lavoro di recupero e valorizzazione dei percorsi religiosi nel Lazio per Roma.“Il nostro territorio si trova ad avere le condizioni ideali per raccogliere la sfida sul terreno dei cammini devozionali, poiché possiede un potenziale straordinario sotto il profilo storico, religioso e paesaggistico – afferma Fabrizio Di Sauro, direttore della Compagnia dei Lepini – Si tratta di un patrimonio su cui stiamo puntando molto ed è per questo che la Compagnia dei Lepini ha bruciato le tappe che portano alla inaugurazione del tratto sud della Via Francigena in netto anticipo rispetto agli altri cammini devozionali del Lazio per Roma. Si è giunti a questo risultato grazie alla capacità della Compagnia di lavorare in squadra e collaborazioni ai più alti livelli, quali: Parco dell’Appia Antica, Parco dei Castelli Romani, Associazioni Cori del Lazio, Touring Club Italia. Da rilevare che la Regione ha compiuto una scelta strategica importante, puntando sul turismo legato ai cosiddetti “cammini devozionali”, vale a dire le antiche e moderne vie dei pellegrini verso santuari e luoghi religiosi. L’iniziativa rientra in un più ampio progetto europeo che si concretizza in un piano strategico rurale: in tal modo l’economia delle zone rurali riesce ad acquisire forza grazie alla spinta propulsiva di un progetto turistico-culturale”.

giovedì 24 settembre 2009

La Regione Lazio ed il programma elettorale

Comitato NO Corridoio Roma-Latina
COMUNICATO STAMPA
Dichiarazioni di Gualtiero Alunni portavoce del Comitato NO Corridoio Roma-Latina.
In seguito alla nomina a Presidente del Consiglio Regionale, del cementificator Astorre, è stato nominato Assessore ai LL.PP, Vincenzo Maruccio dell´Italia dei Valori Immobiliari, al quale chiediamo di aprire con noi, diversamente dal suo predecessore, un dialogo costruttivo, al fine di riportare la questione nell´alveo naturale del programma elettorale della sua coalizione.
Difatti il programma di Marrazzo del 2005 - capitolo "trasporti e infrastrutture" pag.109 così recitava: "Occorre orientare al trasporto pubblico di livello regionale le tratte ferroviarie esistenti, da ammodernare e potenziare, riconvertire a questo scopo anche le linee che si liberano con l´attivazione della ferrovia ad Alta Velocità ed Alta Capacità tra Roma e Napoli". E ancora: "Questo quadro deve sostituire l´inutile e costoso, oltre che dannoso per l´ambiente e l´agricoltura, Corridoio Tirrenico Meridionale e anche quello Settentrionale che riguarda il collegamento con la Toscana. La rete ferroviaria, integrata con quella viaria, adeguatamente funzionalizzata e messa in sicurezza, deve costituire il supporto strategico ai nodi produttivi e alle grandi infrastrutture rappresentate dagli aeroporti, primo quello di Fiumicino, dai porti commerciali marittimi e dagli interporti".
Noi chiediamo prioritariamente di iniziare gli interventi dell´intermodalità, investendo sulla cura del ferro. Quindi migliorare e potenziare la linea ferroviaria Roma-Latina e Nettuno-Campoleone, costruire la metropolitana leggera Roma-Pomezia-Ardea, adeguare in sicurezza tutta la Pontina. Tutto ciò porterà ad una forte riduzione dei flussi dei mezzi privati su gomma facilitando l´accesso a Roma.
Cadrà l´inutile esborso di due miliardi e duecento milioni di euro per una mostruosa opera autostradale. Si determinerà un efficace rapporto costi/benefici, senza ricorrere all´abbattimento di edifici di abitazione, commerciali e industriali, alla chiusura e all´inquinamento di decine di attività produttive agricole, alla devastazione del Parco di Decima-Malafede.
Considerato altresì, che nella seduta del 22 settembre 2009 il CIPE non ha preso decisioni in merito, una disponibilità da parte della Regione di ascoltare le comunità locali e non i costruttori, fornirebbe un servizio positivo ai cittadini, ai pendolari, agli agricoltori e all´ambiente.

FIRMA on line: http://www.PetitionOnline.com/ppnoc1/
Il nostro blog: http://quartiereroma12.blogspot.com
E.mail: nocorridoio@tiscali.it - cell. 3332152909

Ricordiamo che la Roma - Latina e la Bretella Cisterna - Valmontone fanno parte di un unico progetto.

Acqua Pubblica a Velletri

GRAZIE AL COMITATO ACQUA PUBBLICA IL CASO VELLETRI SARA' AFFRONTATO NELLA PROSSIMA CONFERENZA DEI SINDACI DELL'ATO 2
Una prima vittoria del comitato acqua pubblica è arrivata in questi giorni. La Segreteria Tecnica Operativa dell'Ato 2 - dopo aver ricevuto più di 260 reclami da parte di cittadini di Velletri - ha riconosciuto che la tariffa dell'acqua nella nostra città non è a norma. Di conseguenza la prossima assemblea dei sindaci - che si terrà presso la Provincia di Roma il prossimo 7 ottobre - avrà all'ordine del giorno una proposta di delibera per applicare a Velletri la tariffazione in vigore nella città di Roma, come chiede da più di un anno il comitato acqua pubblica. E' bene sottolineare che questa decisione è un atto dovuto che arriva con due anni di ritardo. I cittadini di Velletri hanno infatti chiesto che la tariffa corretta sia applicata anche per il 2008 e il 2009, come era chiaramente previsto dal verbale di consegna del sistema idrico integrato firmato nel 2006. Non ci accontentiamo, quindi, di questa proposta e proseguiremo in ogni caso la nostra battaglia per difendere il diritto a un'acqua con prezzo giusto e una qualità a norma di legge. La proposta della Segreteria tecnica operativa (che è l'organo costituito presso la provincia per sovra intendere la gestione dell'acqua) riconosce in ogni caso la correttezza formale e sostanziale della rivendicazione del comitato acqua pubblica.Chiediamo però che Acea e il Comune di Velletri rispondano quanto prima alle 260 contestazioni formali fino ad oggi presentate. Il termine previsto di 30 giorni lavorativi per la risposta è ampiamente scaduto per gran parte dei reclami. Chiediamo poi che il Comune di Velletri proponga nell'assemblea dei Sindaci che l'applicazione della tariffa di Roma decorra già a partire dal 2008, come richiesto dai cittadini della città. Vogliamo infine ricordare al Sindaco di Velletri che sono molte le vertenze aperte sulla questione acqua:- qualità scadente, con alto tasso di metalli- nessuna informazione sullo stato di avanzamento dei lavori per la potabilizzazione - nessuna informazione sulla qualità dell'acqua, prevista dalla legge e dalla carta dei servizi- mancata applicazione della tariffa sociale- continua emergenza idrica e mancanza dell'acqua fino a 20 ore al giorno nel centro storico e in molte contrade- metà del territorio della città non coperto da depurazione- nessun potere reale di controllo per il consiglio comunale- mancati investimenti per il rifacimento della rete idrica cittadinaCi auguriamo che il Comune di Velletri porti questi punti in Conferenza dei sindaci, rifiutando nel contempo ogni ulteriore richiesta di aumento delle tariffe, già preannunciato dal presidente di Acea Cremonesi, che ha chiesto un incremento del 10% delle bollette dell'acqua.Noi seguiremo i lavori della Conferenza dei sindaci minuto per minuto.-- Comitato Acqua Pubblica Velletriacquapubblicavelletri@gmail.com comitatoacquavelletri.blogspot.com-- Comitato Acqua Pubblica Velletri

ACQUA: IL GRANDE RIFIUTO di padre Alex ZANOTELLI

ACQUA: IL GRANDE RIFIUTO di padre Alex ZANOTELLI - Repubblica 14 settembre

Non avrei mai immaginato che il paese di Francesco d’ Assisi (Patrono d’Italia) che ha cantato nelle sue Laudi la bellezza di “sorella acqua” diventasse la prima nazione in Europa a privatizzare l’acqua! Giorni fa abbiamo avuto l’ultimo tassello che porterà necessariamente alla privatizzazione dell’acqua. Il Consiglio dei Ministri , infatti, ha approvato il 9/09/2009 delle “Modifiche” all’articolo 23 bis della Legge 133/2008. Queste "Modifiche" sono inserite come articolo 15 in un Decreto legge per l’adempimento degli obblighi comunitari. Una prima parte di queste
Modifiche riguardano gli affidamenti dei servizi pubblici locali, come gas, trasporti pubblici e rifiuti. Le vie ordinarie -così afferma il Decreto- di gestione dei servizi pubblici locali di rilevanza economica è l’affidamento degli stessi, attraverso gara, a società miste, il cui socio privato deve essere scelto attraverso gara, deve possedere non meno del 40% ed essere socio "industriale”. In poche parole questo vuol dire la fine delle gestioni attraverso SPA in house e della partecipazione maggioritaria degli enti locali nelle SPA quotate in borsa.
Questo decreto è frutto dell’accordo tra il Ministro degli Affari Regionali, Fitto e il Ministro Calderoli. E questo grazie anche alla pressione di Confindustria per la quale in tempo di crisi, i servizi pubblici locali devono diventare fonte di guadagno.
E’ la vittoria del mercato, della merce, del profitto. Cosa resta ormai di comune nei nostri Comuni? E’ la vittoria della politica delle privatizzazioni, oggi, portata avanti brillantemente dalla destra. A farne le spese è sorella acqua. Oggi l’acqua è il bene supremo che andrà sempre più scarseggiando, sia per i cambiamenti climatici, sia per l’incremento demografico. Quella della privatizzazione dell’acqua è una scelta politica gravissima che sarà pagata a caro prezzo dalle classi deboli di questo paese, ma soprattutto dagli impoveriti del mondo (in milioni di morti per sete!)
Ancora più incredibile per me è che la gestione dell’acqua sia messa sullo stesso piano della gestione dei rifiuti! Questa è la mercificazione della politica! Siamo anni luce lontani dalla dichiarazione del Papa Benedetto XVI nella sua recente enciclica Caritas in veritate dove si afferma che l’”accesso all’acqua” è "diritto universale di tutti gli esseri umani senza distinzioni e discriminazioni”. Tutto questo è legato al “diritto primario della vita”. La gestione dell’acqua per il nostro Governo è assimilabile a quella dei rifiuti! Che vergogna! Non avrei mai pensato che la politica potesse diventare a tal punto il paladino dei potentati economico-finanziari. E’ la morte della politica!

Per cui chiedo a tutti di:

-protestare contro questa decisione del governo tramite interlocuzioni con i parlamentari, invio di e.mail ai vari ministeri…
-chiedere ai parlamentari che venga discussa in Parlamento la Legge di iniziativa popolare per una gestione pubblica e partecipata dell’acqua, che ha avuto oltre 400mila firme e ora ‘dorme’ nella Commissione Ambiente della Camera;
-chiedere con insistenza alle forze politiche di opposizione che dicano la loro posizione sulla gestione dell’acqua e su queste Modifiche alla 23 bis;
-premere a livello locale perché si convochino consigli comunali monotematici per dichiarare l’acqua bene comune e il servizio idrico “privo di rilevanza economica”;
-ed infine premere sui propri consigli comunali perché facciano la scelta dell’Azienda Pubblica Speciale a totale capitale pubblico: è l’unica strada che ci rimane per salvare l’acqua.
Sarà solo partendo dal basso che salveremo l’acqua come bene comune, come diritto fondamentale umano e salveremo così anche la nostra democrazia.

E’ in ballo la Vita perché l’Acqua è Vita!

giovedì 17 settembre 2009

Intervista con il Direttore del Parco dei Castelli Romani

Da http://www.castellinews.it - Intervista di Jacopo Paoletti

Incontro con il Direttore dell'Ente

Parco: Sinibaldi, «con il Piano di Assetto siamo in dirittura d'arrivo»

Entro la fine del mese verranno inviati alla Regione Lazio tutti i documenti
«Stiamo concludendo la fase istruttoria del procedimento amministrativo, dando le risposte motivate a coloro che hanno mosso delle osservazioni»

(Castelli Romani - Attualità) - Nel maggio scorso il Consiglio direttivo del Parco ha approvato il famoso Piano di Assetto, il documento che delinea definitivamente i confini territoriali dell'area naturale e permette una maggiore tutela e gestione da parte dell'Ente. I mesi successivi hanno visto protrarsi la fase istruttoria del procedimento dove le Amministrazioni comunali e semplici cittadini, facenti parte dell'area del Parco, hanno potuto muovere le loro osservazioni e suggerimenti. Proprio in questi giorni l'Ente direttivo sta concludendo la fase istruttoria delle risposte obbligatorie con tanto di motivazione.Occasione migliore dell'Ecofest di Frascati non poteva esserci per incontrare Roberto Sinibaldi, Direttore del Parco dei Castelli Romani «Stiamo concludendo la fase istruttoria del procedimento amministrativo – ha esordito il Direttore – dando le risposte motivate a coloro che hanno mosso delle osservazioni. Ormai è questione di pochi giorni, per fine mese tutti i documenti verranno inviati alla Regione». Evidente la soddisfazione sul volto di Sinibaldi. «Questa non può definirsi una vittoria, abbiamo solo svolto quello che sarebbe stato necessario fare almeno qualche decina di anni, direi obbligatorio – ha aggiunto – visto cosa prevede la legge in termini di tempi». La legge prevede un termine di nove mesi dall'istituzione dell'area protetta fino alla redazione di un Piano di Sssetto, una tempistica molto ristretta «Evidentemente il legislatore all'epoca è stato molto ottimista, perché i problemi da affrontare sono tanti, soprattutto per un'area protetta come la nostra, dove non ci sono solo laghi, boschi e fauna, ma ci sono circa trecento mila persone che abitano in questo territorio, quindi ci sono problemi di servizi e di infrastrutture che sono innegabili, ma devono essere complementari con le esigenze di tutela del Parco dei Castelli Romani in cui vivono».Gli ostacoli maggiori da superare sono stati rappresentati dalle Amministrazioni comunali. «Ci sono state resistenze relative alla visione del territorio, qualche volta basata più sullo sviluppo edilizio piuttosto che sulla salvaguardia dello stesso – ha affermato Sinibaldi – noi non siamo per la conservazione estrema, perché questo significherebbe mantenere immutato per secoli il territorio, è ovvio che non siamo nemmeno per questo tipo di sviluppo edilizio, che trasformerebbe in maniera definitiva e immodificabile l'ambiente naturale». Il Direttore ci tiene a spiegare la visione dell'Ente direttivo del Parco. «Siamo per la fruizione dell'area protetta, anche individuale, dove lo stesso abitante del Parco può fruire del paesaggio, trasformato quanto basta per le necessità di coloro che vi abitano, senza oltrepassare tali limiti. In alcuni piani regolatori è previsto un incremento abitativo superiore all'incremento demografico atteso, credo che questo sviluppo non sia vincente e sia soprattutto una trasformazione inutile dell'area protetta. Sarebbe più opportuno – ha concluso Sinibaldi – investire nelle risorse naturali che abbiamo a disposizione, per esempio con un turismo di qualità e non trasformando i Castelli Romani in un luogo dove abbondano le seconde e terze case che porterebbe ad una depauperazione delle ricchezze ambientali». Per concludere il Direttore ci tiene a sottolineare che «la nostra è una visione a lungo termine almeno da qui a venti anni, spesso le Amministrazioni comunali non condividono il nostro pensiero ma su questo siamo sempre pronti a confrontarci».

martedì 15 settembre 2009

Anche un ritrovamento archeologico durante l'escursione sull'Artemisio de La Spinosa


Nella stupenda cornice dei boschi del Monte Artemisio, si è svolta l’ultima visita guidata effettuata nell’ambito del monitoraggio antincendio promosso dal Parco dei Castelli Romani. L’iniziativa attuata dall’Associazione 202020 e da La Spinosa per l’Ambiente, è stata dedicata domenica 13 settembre, ai siti archeologici presenti sulla dorsale sud dell’antica caldera del vulcano laziale.

Dopo una introduzione inerente la situazione sugli incendi e sulle problematiche inerenti Perimetrazione e Piano d’Assetto, si è iniziato a camminare in direzione del Rifugio Forestale dell’Artemisio. Anche qui una breve pausa che ha dato modo ai rappresentanti de La Spinosa di spiegare la situazione inerente il fabbricato di proprietà comunale che purtroppo da oltre 3 anni è inutilizzato. Ci si augura che, quanto prima, possa concretizzarsi l’accordo con l’ente Parco e finalmente il Rifugio torni ad essere fruibile e sia in particolar modo utilizzato per la didattica ambientale come più volte richiesto dall’associazione ambientalista.

L’escursione è continuata con le avvincenti spiegazioni di Giorgio Manganello del Centro Studi Storico Archeologici Oreste Nardini, sui tesori che ha preservato per secoli l’Artemisio. Il primo sito visitato è stato quello di Colle del Vescovo dove sono presenti resti di un edificio probabilmente riconducibili all’antico castello. Una sorta di avamposto difensivo sorto su precedenti insediamenti. Avvicinandoci infatti all’imbocco del sentiero per il Maschio d’Ariano, proprio nei pressi del Colle, Giorgio Manganello ha ritrovato ai bordi del sentiero parte di un orlo di Pithos (grande recipiente in ceramica per contenere vino o derrate alimentari). Da una prima analisi dell’oggetto, esso risulta risalire al periodo Arcaico (VII – VI sec. a.C.) orientalizzante. Il reperto verrà consegnato al Museo Civico di Velletri.Dopo questo interessante ritrovamento, la passeggiata è continuata verso la cima del Maschio d’Ariano tra i resti dell’antico maniero. Numerose sono state le soste e le spiegazioni fornite ai molti partecipanti.L’escursione è terminata intorno alle ore 13, accompagnati alle auto da un forte acquazzone. Un temporale estivo che allontana il pericolo degli incendi che purtroppo, anche quest’anno, hanno pesantemente colpito il Monte Artemisio.

(nella foto Giorgio Manganello con il reperto ritrovato durante l'escursione)

giovedì 10 settembre 2009

I campioni dell'ignoranza


Insulti, minacce, urla belluine, reazioni scomposte, aggressioni verbali, tentativi di aggressione fisica; questo il clima dell’assemblea tenutasi il giorno 9 settembre presso la Parrocchia Regina Pacis del Cigliolo con l’Ente Parco. D’altra parte il benvenuto alle più alte cariche del Parco era stato dato la mattina con un incendio doloso sulle falde del Monte Artemisio; tre focolai, fortunatamente domati in breve tempo grazie all’intervento dei Canadair. Una singolare coincidenza, non nuova peraltro nella lunga storia del Parco e della opposizione ad esso da parte dei campioni dell’abusivismo nel territorio di Velletri.
Mentre il Presidente ingegner Peduto spiegava, con competenza e a chiare lettere l’iter che il Parco aveva seguito per arrivare al Piano di Assetto, alcuni scalmanati, campioni di ignoranza, si agitavano scompostamente. La cosa che più impressiona in queste sceneggiate, che vedono la regia del solito geometra Nardini con l’aiuto del consigliere Quaglia, è il fatto che questa gente è capace di interpretare e conoscere la realtà che la circonda, solo all’interno dell’ottica del proprio stazzo, senza considerare minimamente che dei loro interessi privati, che peraltro nessuno intende toccare qualora siano nell’ambito della legalità, alla gente non interessa proprio nulla. La maggioranza assoluta della popolazione di Velletri è senza dubbio favorevole alla perimetrazione Ravaldini e al Piano d’Assetto presentato; ma c’è da considerare che il Parco ed il Monte Artemisio in esso compreso, non è solo una risorsa di Velletri, ma dei Castelli Romani, della Capitale, un patrimonio di tutti amato e sostenuto dalle persone che vengono a conoscerlo. Vorremmo raccontare lo stupore dei turisti che accompagniamo in numerose escursioni di fronte a questo spettacolo di grande rilievo non solo ambientale ma anche storico culturale.
Non vogliamo sottolineare e rilevare ancora una volta le menzogne dette da Nardini e compagni, sono sempre le stesse e la noia nell’ascoltarle è senza limiti; solo una cosa ci preme rilevare: hanno sostenuto che loro non fanno politica. Ci pare che il geometra Nardini sia un consigliere comunale, forse dell’UDC, diciamo forse perché lo ricordiamo membro del Partito socialista, poi di una lista civica, è difficile star dietro ai salti ideali e culturali del personaggio. Leonello Caponera è stato candidato anni orsono per Alleanza Nazionale. A quest’ultimo vorremmo dare un consiglio: visto che dice di rappresentare 12.000 persone potrebbe candidarsi alle prossime regionali, forse riuscirebbe a superare quel centinaio scarso di voti preso alle elezioni comunali.
Ad entrambi ricordiamo che l'abusivismo edilizio è illegale.
(Nella foto: l'abbattimento di un villino abusivo nella Piana di Fondi)

lunedì 7 settembre 2009

A Lariano armi e munizioni non denunciate


Omessa custodia di armi, padre e figlio denunciati

Dovranno rispondere anche di detenzione abusiva di munizioni
Denunciata anche la madre e moglie degli uomini per favoreggiamento
da Castellinews.it - Redazione

(Lariano - Cronaca) - I Carabinieri di Lariano, nell'ambito di una più ampia serie di controlli finalizzati alla verifica dei requisiti per il possesso di armi da fuoco, hanno denunciato a piede libero un operaio e un pensionato, incensurati ed entrambi di Lariano rispettivamente di 30 e 64 anni, per omessa custodia di armi nonché per detenzione abusiva di munizioni. Le armi che i due, padre e figlio, detenevano con regolare autorizzazione nella loro abitazione, al momento del controllo sono state trovate incustodite e sparse nelle varie stanze, contrariamente all'obbligo che grava su chiunque le detenga in casa di custodirle in modo appropriato. Due fucili e due carabine ad aria compressa sono stati, pertanto, sequestrati insieme a numerose munizioni non autorizzate che nello stesso contesto sono state rinvenute nell'abitazione. È scattata, inoltre, una denuncia per favoreggiamento nei confronti della rispettiva madre e moglie dei due uomini, che alla vista dei militari ha tentato di nascondere le armi in questione.
(Nella foto un sequestro di armi effettuato dai Carabinieri)

Caccia: la Lipu dice no alla preapertura



CACCIA: PREAPERTURA AL VIA DAL 1° SETTEMBRE.
LIPU BOCCIA I CALENDARI VENATORI:"RISCHI PER LA NATURA, SI SPARA AI NIDIFICANTI
"Liguria, Piemonte e le province autonome di Trento e Bolzano, apriranno invecela stagione venatoria solo domenica 20 settembre"
Sparando in preapertura si condannano a morte gli uccelli che hanno appena terminato la nidificazione in Italia, perché in questo periodo i migratori non sono ancora arrivati nel nostro Paese". La LIPU-BirdLife Italia, in vista della preapertura della caccia che parte il 1° di settembre e che si protrarrà fino al 17 dello stesso mese, denuncia i rischi per la natura e le popolazioni di uccelli nidificanti, particolarmente gravi in sette regioni: Basilicata, Molise, Puglia, Sicilia, Veneto, Campania e Friuli Venezia Giulia hanno in calendario tra le cinque e le sei giornate di preapertura. Liguria, Piemonte e le province autonome di Trento e Bolzano, apriranno invece la stagione venatoria solo domenica 20 settembre, data ufficiale di avvio della nuova stagione. Diciassette in totale le specie di uccelli che le regioni italiane indicano come cacciabili in preapertura."In questo periodo - dichiara Marco Gustin, responsabile Specie LIPU - i cacciatori spareranno alle popolazioni che hanno appena nidificato in Italia, con il rischio grave di comprometterle. Questo perché gli uccelli migratori arriveranno dal Nord Europa solo a partire dalla fine di settembre"."Inoltre, delle 17 specie cacciabili in preapertura - continua Gustin - ben sette, pari al 47% del totale, sono classificate "SPEC" da BirdLife International come specie in declino: Tortora, Quaglia, Allodola, Beccaccino, Marzaiola, Mestolone e Codone. Tali specie andrebbero dunque escluse subito dai calendari venatori, sia in preapertura ma anche per l'intera prossima stagione venatoria". Secondo il report LIPU, Toscana, Lombardia ed Emilia-Romagna, pur avendo predisposto un calendario venatorio, lasciano decidere se fare o no prapertura alle singole province: in Lombardia solo la Provincia di Brescia effettua prepaertura dal 3 settembre, mentre in Toscana tutte le province tranne Arezzo e Massa Carrara effettuano preapertura. In Emilia Romagna, infine, tutte le province della regione aprono alle doppiette dal 2 o 3 settembre. Non mancano i paradossi nella scelta delle specie cacciabili in preapertura: le Marche - nonostante le segnalazioni della LIPU - hanno inserito il Codone nelle specie cacciabili senza tener conto che la specie non nidifica nella regione e come migratore non è ancora arrivato nel nostro Paese. Anche la Basilicata indica la Cornacchia nera come cacciabile ma si tratta di una specie presente solo sull'arco alpino, e che rischia di essere confusa con la specie protetta Taccola che le somiglia. Le regioni peggiori sotto il profilo della tutela delle specie di uccelli in declino - prosegue la LIPU - sono Friuli Venezia Giulia e Marche, con ben quattro specie di uccelli cacciabili "in declino" inserite nei calendari venatori della preapertura. In generale, le regioni con il maggior numero di specie di uccelli cacciabili sono la Basilicata e il Molise (10 specie ciascuna) e l'Umbria (nove specie)
29 agosto 2009
UFFICIO STAMPA LIPU-BIRDLIFE ITALIA

giovedì 3 settembre 2009

Sulle tracce dell'antica Velletri


Domenica 13 settembre è l'ultimo appuntamento della vigilanza antincendio per l'Associazione 202020 ed il Circolo La Spinosa per l'Ambiente. Ancora una volta la tutela del territorio si coniuga con la conocenza dello stesso. Dopo la visita storica dedicata alla battaglia di Velletri nella II guerra mondiale, la visita guidata riguarderà i siti archeologici presenti sul Monte Artemisio. L'escursione organizzata dal Centro Studi Storico Archeologici "Oreste Nardini" e condotta da Giorgio Manganello, ci accompagnerà attraverso i sentieri della montagna ai siti archeologici di Colle del Vescovo e del Maschio d'Ariano. L'appuntamento è per domenica 13 settembre alle ore 9.00 alla Fontana del Marcaccio. La partecipazione è gratuita. E' consigliabile un abbigliamento comodo e scarpe da trekking o da ginnastica. Portando il pranzo al sacco ci si può fermare all'area pic nic del Rifugio Forestale dell'Artemisio.
Le Associazioni di Velletri ringraziano il Parco dei Castelli Romani per aver dato modo a tanti cittadini di apprezzare le bellezze e le particolarità del nostro territorio.
(Nella foto il sito archeologico di Sole Luna, nei pressi dell'omonima scuola elementare)

mercoledì 2 settembre 2009

Anche l'ultima stagione di caccia ha lasciato il segno.


Inizia di nuovo la "stagione venatoria":

44 morti
84 feriti
è il tragico bilancio dell'ultima stagione di caccia.
Il prossimo bersaglio PUOI ESSERE TU!
Difendiamoci insieme:



martedì 1 settembre 2009

Il Parco incontra i cittadini


Il Parco incontra i cittadini
Mercoledì 9 settembre2009 alle ore 18,00 presso il salone della Parrocchia Regina Pacis, in Via del Cigliolo n.94 incontro con il Presidente del Parco dei Castelli Romani Gianluigi Peduto, il Direttore Roberto Sinibaldi ed il Consigliere Carlo Lungrini.
Tema della serata il Piano d'Assetto dell'Ente presentato qualche mese fa e che attualmente, è al vaglio della Regione, Lazio.