E’ già da
qualche settimana che nei parchi comunali di Velletri sono comparsi dei
cartelli di “AVVISO AI FRUITORI”. Dieci regole a cui bisogna ubbidire
altrimenti “I TRASGESSORI SARANNO SANZIONATI A NORMA DI LEGGE”. Bene, a parte
regole del tipo “E’ VIETATO CALPESTARE LE AIUOLE” o comportamenti similari che
sono più che altro di buon senso e del vivere civile, ci è balzato agli occhi
il punto n.9 che testualmente recita: “E’ VIETATO L’ACCESSO AI CANI NEL RAGGIO
DI 100 Metri DALLE AREE DESTINATE A GIOCHI PER BAMBINI” (Art. 26 Reg.to tutela
animali).
Benissimo,
visto che si cita la tutela degli animali, è evidente che quelli pericolosi
sono i bambini: potrebbero mordere ?! Ma il problema è un altro: avete mai
percorso per intero Villa Ginnetti ? Dall’ingresso principale di Via Buozzi
all’area giochi sono circa 80 metri, quasi la stessa distanza intercorre
dall’ingresso di Via Madre Teresa di Calcutta. L’unico spicchio libero che
forse rimarrebbe a disposizione dei cani sarebbe quello adiacente l’ingresso
piccolo a ridosso di Via Galvaligi. La stessa situazione di distanza è presente
sia al Parco Muratori che a quello di Viale Marconi. In buona sostanza la
giunta comunale di Velletri con deliberazione 246/2012 e con il Regolamento
Tutela Animali (?!) ha vietato l’ingresso ai cani in tutti i Parchi Comunali.
Ci chiediamo se non sarebbe stato più sensato dedicare un’area recintata in
ogni villa della città destinata alla fruizione dei “quattrozampe”. Ma si sa
che la logica e la normalità non è di questa amministrazione. Oltre a questa
abnorme anomalia è ormai quasi concluso un terzo ingresso centrale nella Villa
Ginnetti, con accesso anche sulle scale. Oltre alla dubbia utilità del cancello,
peraltro neanche utilizzabile dai diversamente abili, ci chiediamo se non fosse
il caso di destinare questi fondi alla manutenzione della stessa. In
particolare esistono più di un punto di reale pericolo per i cosiddetti
fruitori. Sarebbe il caso che l’amministrazione se ne preoccupasse, prima di
dover pagare i danni a qualche cittadino che si dovesse infortunare. Del decoro
della stessa sorvoliamo: basterebbe fare un giro e guardare i cestini
dell’immondizia inutilizzabili perché pieni di buste dei cittadini maleducati
che non utilizzano la raccolta differenziata.
Ricordiamo
comunque a tutti che, citando Bertolt Brecht: “quando l'ingiustizia diventa
legge la resistenza diventa dovere”.
Quei cani de
La Spinosa per l’Ambiente
Nessun commento:
Posta un commento