venerdì 12 maggio 2017

Il giorno che ci si sveglia tutti ambientalisti … o quasi.

Come al solito c’è voluta una grave emergenza per scuotere le anime e le tastiere che operano sui social, per far muovere il cittadino medio dallo stato catatonico in cui si trova abitualmente. Ci riferiamo ovviamente alla nube tossica sprigionata dall’incendio della società Eco X di Pomezia. Un fatto gravissimo di cui aspettiamo ancora di capire le ricadute dal punto di vista ambientale e della salute di tutti. Le notizie non sono affatto confortanti ed altrettanto poco rassicuranti sono le misure prese da alcuni amministratori pubblici. Gli stessi dati dell’ARPA Lazio sono manchevoli o fuorvianti, indicando prelievi da zone affatto o solo parzialmente coinvolte dall’incidente. Purtroppo questa sensibilità diffusa è tipica dell’emergenza. Non bisogna dimenticare che a Velletri la qualità dell’aria è pressoché un mistero: l’ultimo monitoraggio è stato effettuato alcuni anno fa, senza alcun rilievo riguardante le polveri sottili (mai effettuato), men che meno quello riguardante l’amianto.
A quanto pare gli unici a non essersi svegliati ambientalisti sono gli amministratori del Comune di Velletri che “con sprezzo del pericolo”, attraverso la Volsca Ambiente, varano un impianto industriale aerobico di trattamento dei rifiuti organici. L’impianto, neanche a dirlo, verrà posizionato in Contrada Lazzaria.
Dal sito Volsca Ambiente: “Affidamento progettazione impianto aerobico località Lazzaria– Cig ZC51DCCAB5 –Avviso di post informazione– Si comunica, che in data 30/03/2017,il servizio in oggetto è stato affidato a EUTEC SRL  sita in Forlì, Via Bertini 75 , per un importo di € 33.000 oltre Iva, ai sensi art. 36 D.Lgs. 50/2016”.
Ci sembra davvero superfluo rammentare la grande mobilitazione di cittadini, associazioni, comitati, partiti e movimenti che si sono schierati contro la devastazione del territorio. Ci sembra altrettanto superfluo chiedersi a cosa è servita la famosa Commissione comunale. Noi continueremo a proporre il compostaggio di comunità come unica alternativa davvero sostenibile per la salute e per il territorio.

Nel frattempo, invece di avventurarsi in ardite e quanto mai discutibili scelte industriali, consigliamo Comune e Volsca ad aprire gli occhi su come funziona la raccolta differenziata porta a porta: verificare qualche numero, fare un giro per la città dove i sacchetti della mondezza sono onnipresenti ovunque, effettuare controlli incrociati con annesse sanzioni e magari (finalmente) bonificare l’ex discarica di Lazzaria. Insomma, un po’ di sana normalità! Difficile?

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