giovedì 12 ottobre 2017

Questione di cortesia

In data 9 maggio 2017, veniva presentata e protocollata presso gli uffici del Comune di Velletri dall’associazione La Spinosa per l’Ambiente, una richiesta per delimitare specifiche aree recintate per sgambatura cani. Nella richiesta venivano indicate le quattro aree verdi più grandi della nostra città: Villa Ginnetti, Parco Muratori, giardini di Vale Marconi e quelli di Santa Maria dell’Orto abitualmente frequentate dagli amici a 4 zampe. Rammentiamo ai lettori del nostro comunicato che tali aree delimitate sono presenti in molti comuni a noi vicini e di gran lunga più piccoli, sia dal punto di vista di dimensioni che di abitanti. Campoleone (Lanuvio), Genzano, Albano, Grottaferrata, Rocca di Papa sono tra questi, tutte zone inaugurate tra il 2014 ed il 2016. Ci sembra lecito chiedersi come mai nel nostro Comune ancora non ce ne sia neanche una. A questa situazione ricordiamo inoltre i recenti cartelli apparsi in tutte le ville comunali di Velletri dove, in mancanza dello spazio necessario (100 mt. dalle aree giochi per bambini), è praticamente vietato l’ingresso ai cani. Non mi soffermo su alcune azioni provocatorie portate avanti da cacciatori travestiti da Sherlock Holmes avvenute recentemente ai danni di alcuni amici dei quattrozampe.
Dopo il deposito della prima richiesta, è stato creato un gruppo facebook “Velletri, qua la zampa” che ha permesso una più capillare diffusione delle informazioni ed attraverso lo stesso gruppo, molti di noi si sono attivati anche per fornire i materiali richiesti dalle volontarie del Canile Comunale in seguito all’incendio della scorsa estate.
Alla nostra richiesta è seguita una raccolta firme: in poche settimane ne sono state raccolte circa 400, grazie a tanti amici degli animali ed anche alla collaborazione del Dopo Lavoro Ferroviario che anche questa volta si è trovato al nostro fianco. Anche le firme sono state consegnate e protocollate in data 10 agosto 2017 al Comune di Velletri, indirizzate al Sindaco.
A tutt’oggi, tranne qualche cenno di solidarietà e di appoggio alla nostra proposta da alcuni consiglieri comunali, nessuna risposta da parte dell’Amministrazione Comunale di Velletri.
Come si suol dire: “Chiedere è lecito, rispondere è cortesia” ecco, a Velletri oltre alle aree sgambature per i cani, manca anche quella.


La Spinosa per l’Ambiente

mercoledì 11 ottobre 2017

L'ambiente di Bassani

Abbiamo seguito con molto interesse l’importante convegno che si è svolto a Velletri lo scorso 30 settembre alla Casa della Cultura: il legame di Giorgio Bassani con la città nasce dal fatto che lo stesso ha lavorato come insegnante presso l’Istituto d’Arte di Velletri negli anni ’50.
Organizzato da Rocco Della Corte e dall’Associazione Memoria 900 il convegno ha visto i contributi importanti della figlia Paola e del figlio Enrico, della professoressa Silvana Onofri, della dottoressa Treggiari, , del dottor Lauro Marchetti, direttore del giardino di Ninfa, luogo con il quale Bassani ha avuto un profondo legame, rintracciabile, peraltro nel suo romanzo più famoso “Il giardino dei Finzi Contini”.
Nella introduzione al convegno il presidente di Memoria 900, Gaetano Campanile, ha parlato anche di Giorgio Bassani come ambientalista. E’ noto che è stato tra i fondatori di “Italia Nostra” di cui è stato Presidente dal 1955 al 1980 e che nel 2005 ha pubblicato un volume “L’Italia da salvare” che raccoglie i suoi interventi sul tema. Leggendo queste pagine si coglie tutta la sua passione, come quando definisce l’impegno ambientalista come “una battaglia morale, prima che estetica” . E ancora sempre su Italia Nostra: “L’anima oggi, non dimentichiamolo, resta il nostro patrimonio più prezioso. Lo sanno molto bene i nostri avversari (e sono tanti) che l’anima, loro, l’hanno perduta da un pezzo”.
Italia nostra è stata in assoluto la prima associazione ambientalista in Italia, ha iniziato una serie di battaglie contro la speculazione edilizia e a favore della conservazione e tutela del patrimonio artistico culturale, “una libera associazione di innamorati” come la definiva lo scrittore.  
Nella sua città, Ferrara, insieme ad altri intellettuali si è battuto per la realizzazione di un Parco urbano che, oggi, porta il suo nome. L’operazione è stata chiamata “addizione verde” richiamando l’addizione erculea” operazione urbanistica che fa di Ferrara uno degli esempi più riusciti di città pensata e immaginata nel Rinascimento, durante il quale fu inseguito il sogno della “città ideale”. Con l’ addizione verde, in un periodo nel quale in tutte le città italiane si espandevano le periferie in modo devastante, la città di Ferrara ha recuperato la riserva di caccia degli Estensi espandendosi dalle mura fino al Po attraverso un parco molto esteso che comprende laghetti,  piste ciclabili, campi da golf, zone verdi attrezzate e la piscina comunale. Un esempio di attenzione all’ambiente, di rispetto del territorio, di esaltazione del bello che non poteva che essere dedicato al grande scrittore, al poeta della natura.


La Spinosa

Velletri 11 Ottobre 2017